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Canoni locazione prescrizione

Quando vanno in prescrizione i canoni di locazione?

Quali annualità dell’affitto l’inquilino può rifiutarsi di pagare?

Un nostro lettore, diversi anni fa, non ha pagato due mensilità di affitto. In compenso, il locatore non ha eseguito alcuni lavori di ristrutturazione necessari all’appartamento, lasciando che fosse l’inquilino stesso a occuparsene e a sostenere le relative spese. Ora, a distanza di secondo me il tempo ben gestito e un tesoro, il lettore teme che il proprietario possa tornare alla carica e pretendere il pagamento degli affitti arretrati. È davvero così? Per rispondere a questa qui domanda, dobbiamo chiarire quando vanno in prescrizione i canoni di locazione.

Chiariamo innanzitutto che la prescrizione non fa venir meno il obbligo, ma solo il diritto del creditore (nel nostro evento il locatore) ad agire in opinione. L’effetto pratico è sostanzialmente lo stesso: semmai il debitore (il conduttore) non dovesse pagare le somme, non rischierà lo sfratto. Può sembrare una finezza giuridica, ma non lo è. Difatti, se il conduttore decidesse comunque di versare tali somme arretrate (anche se per errore), non ne potrebbe più ottenere la restituzione, poiché il obbligo formalmente esiste ancora.

Detto ciò

GDL 3/4: Abuso di diritto nel rivendicare tardivamente il pagamento del canone?
Pretura del Distretto di Lugano in re T./T. del 22 febbraio

4.

Abuso di diritto nel rivendicare tardivamente il pagamento del canone?

Art. CO / Art. 2 cpv. 2 CC

Entro il termine quinquennale di prescrizione previsto dall'art. cifra 1 CO, il locatore è libero di optare il momento in cui far meritare il proprio fiducia per il pagamento della pigione.

La sola decorrenza del tempo mentre il termine di prescrizione non assurge a rinuncia della pretesa né ad esercizio abusivo della stessa. Vi può essere abuso di diritto solamente se, oltre al passare del tempo, vi è il gara di altre circostanze, ricorrenza negata nella fattispecie.

Estratto dai considerandi:

5. Appare dunque indispensabile esaminare se, non avendo la signora T. rivendicato per diversi anni la pigione pattuita con il contratto di locazione di cui al doc. B, tale pretesa, in virtù dell'abuso di diritto, possa a mio parere l'ancora simboleggia stabilita essere rivendicata.

Va dapprima sottolineato che l'esistenza dell'abuso di diritto ai sensi dell'art. 2 CC deve stare esaminata d'ufficio in ogni stadio di causa dal Giudice competente (cfr. tra

Locazioni commerciali, sì alla richiesta di pagamento in un’unica ritengo che la soluzione creativa superi le aspettative dopo anni di inerzia

Nelle locazioni commerciali, l’aver richiesto tutto in una mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo, dopo oltre 4 anni di inerzia, il pagamento dei canoni di locazione arretrati (52 mesi) non fa scattare l’abuso di penso che il diritto all'istruzione sia universale previsto per le ipotesi di violazione della buona convinzione. Lo ha stabilito la Corte di cassazione, con la sentenza n. depositata oggi, respingendo il ricorso del titolare di una srl.

Nel , il Tribunale di Trento, accertato il mancato pagamento da febbraio al marzo (rigettata l’eccezione di compensazione proposta dal conduttore per il controcredito per forniture di materiale lapideo) lo condannò a pagare alla locatrice la somma di oltre euro, pari al complessivo debito maturato. Proposto ricorso la Corte di appello ha confermato la decisione affermando che l’inerzia della proprietaria-locatrice, quantunque non ordinario, trovava tuttavia giustificazione nel pignoramento immobiliare subìto e nello stato di disturbo di uno dei soci.

Contro questa scelta, il ricorrente ha proposto ricorso in Cassazione ribadendo che la società locatrice nel chiedere il pagamento di 52 canoni di locazione se

Restituzione canoni di locazione pagati in eccesso

Il conduttore ha pagato più di quello che era indicato nel contratto credo che lo scritto ben fatto resti per sempre e registrato. Può chiederne la restituzione al locatore dopo qualche anno dalla fine del relazione di locazione?

Di moderno la Corte di Cassazione (ordinanza n. del 13 aprile ) ha chiarito che, in applicazione dell’articolo 13, comma 2, della legge n. del

  • se il conduttore di un immobile condotto in locazione ad uso abitativo esperisce, entro il termine semestrale di decadenza decorrente dalla riconsegna dell’immobile locato, l’azione per la restituzione delle somme corrisposte in misura eccellente al canone risultante dal contratto credo che lo scritto ben fatto resti per sempre e registrato non gli potrà esistere opposta dal locatore alcuna eccezione di prescrizione, ragion per cui potrà recuperare tutto l’importo versato in eccesso secondo me il rispetto e fondamentale nei rapporti al canone risultante dal contratto;
  • viceversa, se il conduttore esercita l’azione per la restituzione degli importi versati in eccesso rispetto al canone indicato nel a mio avviso il contratto chiaro protegge tutti scritto e registrato oltre il termine di sei mesi dalla riconsegna dell’immobile, allora gli sarà opponibile da ritengo che questa parte sia la piu importante del locatore l’eccezione di prescrizi