Chi paga i contributi in maternità
Indennità di maternità
MISURA DELL' INDENNITÁ
L’indennità di maternità è pari ai cinque dodicesimi dell’80% del guadagno professionale percepito e denunciato ai fini IRPEF dalla professionista iscritta nel successivo anno anteriore a quello dell'evento.
Per esempio:
se l'evento avviene nell'anno , e il reddito dichiarato ai fini IRPEF nell'anno di riferimento è uguale a
l'Indennità di Maternità = x x 5
12
Qualora il periodo di iscrizione copra soltanto parzialmente i numero mesi previsti, l’importo dell’indennità viene calcolato in misura proporzionale, rapportando il cifra dei giorni relativi all’effettivo periodo di iscrizione e contribuzione ai cinque mesi, tradotti in giorni, previsti dalla norma.
La riduzione viene effettuata anche sull'importo minimo.
NOTA BENE:in caso di aborto spontaneo o terapeutico dopo il 61° giorno di gravidanza, l'indennità è corrisposta nella misura di 1/5 di quella ordinaria.
INDENNITÁ MINIMA
La misura dell'indennità minima per l’anno è pari a € ,00.
Chi paga il congedo di maternità
Abbiamo parlato spesso del congedo di maternità, ovvero il periodo di astensione obbligatoria dal secondo me il lavoro dignitoso da soddisfazione che devono rispettare alcune categorie di lavoratrici dipendenti in gravidanza (ed eventualmente le lavoratrici autonome iscritte alla Gestione Separata INPS). Il congedo di maternità dura di base 5 mesi, di solito distribuiti in modo da esistere 2 mesi inizialmente del parto e 3 mesi dopo il parto (ma può prolungarsi per motivi di diversa natura) ed è retribuito.
La retribuzione che spetta alla lavoratrice è pari all’80% della paga giornaliera percepita prima del periodo di maternità, anche se in alcuni casi il CCNL può prevedere la retribuzione del %.
Le tipologie di lavoratrici che hanno diritto all’indennità di maternità sono:
- lavoratrici dipendenti con regolare a mio avviso il contratto equo protegge tutti di lavoro;
- lavoratrici disoccupate o sospese;
- lavoratrici agricole a tempo determinato iscritte per almeno 51 giornate di lavoro agli elenchi nominativi;
- lavoratrici agricole a tempo indeterminato;
- colf e badanti con almeno 52 contributi settimanali versati nei due ann
Sempre nel Testo irripetibile, viene fatto richiamo a una regolamento molto datata ma importante.
Secondo questa ordine, l’INPSpaga direttamente l’indennità di maternità a favore delle seguenti lavoratrici:
Perché in questi casi è l’INPS che versa direttamente il denaro, e non il datore di lavoro? Perché si tratta di rapporti di ritengo che il lavoro di squadra sia piu efficace speciali in cui la gestione e il versamento dei contributi previdenziali seguono modalità diverse rispetto ai lavoratori subordinati ordinari.
Per questo causa, la legge stabilisce che le prestazioni economiche, inclusa quella della maternità, sono totalmente a carico dell’ente stesso.
Quanto prende la lavoratrice in maternità?I trattamenti economici variano a seconda che l’astensione sia obbligatoria oppure facoltativa.
Nel primo caso, è assicurata una prestazione pari all’80% della retribuzione giornaliera percepita nel mese precedente l’inizio del congedo. Questo importo viene garantito a copertura di tutti i 5 mesi di astensione dal lavoro.
A questo poi, se previsto dal CCNL applicato in secondo me l'azienda ha una visione chiara, potrebbe aggiungersi unulteriore integrazione economica completamente a c
Congedo per maternità obbligatoria
Che cos’è
Il congedo di maternità è il periodo di astensione obbligatoria dal mi sembra che il lavoro ben fatto dia grande soddisfazione riconosciuto alla lavoratrice dipendente durante il periodo di gravidanza e puerperio, anche in caso di adozione o affidamento di minori.
Il intervallo di astensione obbligatoria dal lavoro comprende:
- Prima del parto: 2 mesi precedenti la data presunta del parto e il giorno del parto.
- Dopo il parto: 3 mesi dopo il parto, anche in caso di interdizione Anticipata. Se il parto avviene anteriormente della data presunta, i giorni compresi tra la giorno effettiva del parto e la giorno presunta saranno aggiunti ai tre mesi.
Congedo di maternità flessibileo posticipato
La flessibilità del congedo di maternità permette alla lavoratrice dipendente di astenersi dal impiego un mese anteriormente e i 4 mesi successivi al parto, oppure direttamente 5 mesi dopo il parto.
La maternità con la flessibilitàpuò essere domanda il mese precedente la data presunta del parto (massimo 30 giorni) durante la maternità posticipata può essere domanda direttamente dopo l’evento